Tesla avvia regolarmente azioni legali contro le startup relative al furto di segreti commerciali. L’anno scorso, la società ha citato in giudizio Zoox per informazioni logistiche. E c’è anche una battaglia legale in corso con gli ex dipendenti che ora lavorano nella startup cinese Xpeng. Il motivo della contesa sono i dati sul pilota automatico.
Il coronavirus è riuscito ad adeguare i piani di produzione della startup Rivian, in cui hanno investito aziende come Amazon, Ford e Cox Automotive. Ad esempio, la produzione del camioncino Rivian R1T presso l’ex stabilimento Mitsubishi in Illinois inizierà a giugno 2021 e il crossover con piattaforma R1S sarà sul nastro trasportatore non prima di agosto dello stesso anno. Inoltre, si è saputo che Rivian è diventato un partecipante allo scandalo: Tesla ha intentato una causa contro il produttore di auto elettriche del Michigan. La causa afferma che i californiani accusano Rivian di aver rubato segreti commerciali attraverso nuove assunzioni.
I rappresentanti di Rivian hanno affermato che l’affermazione di Tesla è infondata e contraria alla cultura, allo spirito e alla politica aziendale dell’azienda.
Il fatto è che ora nella startup Rivian lavorano 178 ex dipendenti Tesla, di cui 70 persone provenivano direttamente da una società concorrente. Gli specialisti della California sono sicuri che le persone che sono passate a Rivian hanno portato con sé informazioni riservate relative a problemi di produzione, organizzazione e reclutamento. La causa elenca i nomi di quattro dipendenti specifici che si sono trasferiti a Rivian da Tesla. Uno di loro ha condiviso i dati con i nuovi datori di lavoro sulle peculiarità delle assunzioni in Tesla, sulle formule per il calcolo di stipendi e bonus. Il resto delle persone erano esperti in automazione industriale, sistemi di ricarica per veicoli elettrici e protezione ambientale. L’udienza in tribunale si svolgerà prossimamente.